Marmore, la Fontanella ritrovata e il murale dedicato alla Cascata e alla forza dell’amore tra Velino e Nera

MARMORE – L’inaugurazione della Fontanella di Marmore restaurata e celebrata da un particolarissimo murale di Ester Grossi sono stati l’occasione per Vivo Umbria di tornare piacevolmente a parlare con Manola Conti, presidente della Pro Loco Marmore, una realtà associativa piena di iniziative che ama fortemente le sue radici, le protegge e le valorizza.

Abbiamo chiesto a Manola Conti un suo contributo sulla giornata di festa che lei gentilmente ci ha fornito e volentieri proponiamo, con le foto di quella giornata, ai nostri lettori.

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Un murale, tanto per cominciare

di Manola Conti

“Mi fermavo davanti a quella fontanella ogni giorno e quelle  piccole gocce d’acqua che scendevano dal rubinetto rotto sembravano compassionevoli lacrime che attiravano la mia attenzione. La piccola fontana in ferro a forma di colonnina dei primi del ‘900 di notevole interesse pubblico, paesaggistico, turistico, storico, è collocata al centro di Marmore e vicino al passaggio a livello della ferrovia Terni-Sulmona, e aveva bisogno di essere curata e valorizzata per un degno decoro urbano di Marmore. All’epoca, al suo posto, esisteva un vascone che fungeva da abbeveratoio per gli animali, la cui acqua veniva presa dal fiume Velino, c’era una sola cannella dalla quale, nonostante fosse non potabile, i marmoresi attingevano acqua per ogni uso, anche alimentare. Nel paese non c’era acqua potabile, di tanto in tanto passava un’autobotte con dei rubinetti e le donne andavano a prendere l’acqua con le conche.

Intorno alla metà degli anni 1950 è stata portata l’acqua potabile a Marmore dalla sorgente di Pacce (Morro Reatino – RI 481 mt sul livello del mare; posta in un livello che fa capo al reticolo idrografico di Piediluco, captata ai fini potabili dall’ASM di Terni e che confluisce nella rete di adduzione della rete principale della città mediante due condotte), furono messe due fontanelle, una con acqua di fiume e l’altra con acqua potabile e, nel tempo, rimase solo quella con acqua potabile.

Non poteva però bastare.

L’idea era quella di realizzare, in tale occasione, un murale nelle pareti posteriore e laterale della fontanella utilizzando la tecnologia Airlite, vernice architettonica completamente naturale in grado di ridurre l’inquinamento dell’aria trasformando le pareti in un depuratore d’aria naturale alimentato attraverso l’energia solare, talmente innovativa da essere stata inserita dalle Nazioni Unite fra le 4 tecnologie attualmente disponibili più efficaci contro l’inquinamento. Ebbene, l’inventore di tale tecnologia, ingegner Massimo Bernardoni, vissuto per un periodo di tempo a Marmore e amico da sempre, ha omaggiato la Pro Loco Marmore di tutto il prodotto necessario per la riqualificazione del sito.

Era arrivato il momento di lavorare per la valorizzazione del sito, a beneficio degli abitanti e dei turisti, attivando un’immediata ristrutturazione della fontanella, rivolgendosi all’arte come mezzo di riscoperta della storia di un luogo. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla forte volontà dell’Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Terni che, tramite un bando pubblico e una apposita commissione, ha premiato le idee migliori e, tra queste, quelle della Pro Loco Marmore.

“Fall” la leggenda di Nera e Velino legata alla nascita della Cascata delle Marmore, è la storia di un amore, di una caduta e di un conseguente cambiamento.

E’ da questi spunti tematici che è nato lo studio del wall-painting proposto dall’artista Ester Grossi, scelta dalla direzione artistica, Chiara Ronchini,  per la riqualificazione del nostro territorio tramite l’arte urbana.

Due sono le immagini create dall’artista. Nella parete laterale è raffigurata un’icona la cui espressività, seppur minimale, rimanda all’idea della caduta, del pianto, della discesa. Nella parete frontale si rappresenta invece uno studio geometrico di un’onda. Come i due protagonisti della leggenda, Nera e Velino, che attraverso la caduta e la tragedia di un amore, diventano entrambi acqua e perdono eternamente la loro materialità, così l’icona rappresentata lateralmente, diviene astrazione nell’immagine frontale, nella quale i colori caldi e freddi, giocando insieme, si trasformano nel movimento sensuale e costante delle acque.

L’acqua che scende è vita e, attraverso la Cascata, è una risorsa di primaria importanza per il territorio ternano… scende ma la sua caduta non porterà mai ad una fine, bensì ad un cambiamento, grazie all’amore!

La rappresentazione di questo racconto molto antico fa parte del patrimonio culturale del nostro territorio e questo strumento, utilizzando la fantasia e l’immedesimazione nei personaggi, ci insegna letteralmente a vivere, o meglio, come ai nostri tempi, a cambiare per vivere.

Marmore incontra l’arte e l’arte ha fatto risvegliare un profondo senso di appartenenza negli abitanti, accomunando al decoro urbano un ritrovato progresso sociale.

Nei giorni della residenza, i marmoresi hanno fatto a gara ad offrire caffè, gelati, panini, scambiare opinioni, fare domande all’artista che, fra l’altro, ha potuto contare sull’interrotto e valido apporto di due validissimi consiglieri della Pro Loco, che l’hanno assistita nella preparazione dei colori senza mail lasciata sola.

Marmore, non solo Cascata. Il Borgo di Marmore, noto per la Cascata, è destinato quindi a divenire anche un punto di interesse per gli appassionati di arte urbana, alla ricerca di opere insolite pronte a catturare l’attenzione dei passanti. Pro Loco Marmore ha in programma un incontro tra privati, Enti e tecnici per valutare la possibilità di “proseguire” il murale nel borgo. E proprio su tanti altri temi, oltre la Cascata, stiamo studiando e lavorando. Il direttivo appena eletto è composto da storici, architetti, professionisti, musicisti, ma soprattutto da persone che amano il proprio territorio e lo vogliono raccontare. 

Eventi già calendarizzati sono: ALTERFALLS, ovvero l’Altra Cascata, ultimo progetto della Pro Loco di Marmore, nato per esprimere il concetto che esista un’altra cascata dietro la vista spettacolare che si vede dalla Specola di Pio VI al belvedere superiore o da Piazzale Byron al belvedere inferiore. Molte persone credono infatti che si tratti di un bene naturalistico, ma, in realtà, è un’opera artificiale costituita da un grande sistema di beni culturali materiali e immateriali. Un patrimonio invisibile che costituisce un Paesaggio culturale unico al mondo che nessuno conosce; la Festa delle Acque (fine giugno-inizio luglio) organizzata per la prima volta in collaborazione con altre Associazione e che vedrà realizzati eventi sull’acqua laddove possibile, attività culturali, sportive, ludiche, musicali, mostra del pittore Carlo Montarsolo, nato a Marmore nel 1921 per il quale ricorre il centenario dalla nascita; “Archeologia industriale e vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni” nota e attesa Rassegna nazionale di teatro dialettale, giunta all’VIII^ edizione che si terrà al Belvedere Superiore della Cascata Sentiero 5 dal primo al 10 agosto”

 

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