Perugia, gli studenti occupano il Liceo Artistico “Bernardino Di Betto”

PERUGIA – “Volevamo confrontarci sui progetti che stiamo portando avanti nell’istituto- racconta Enea Spilla, rappresentante di Istituto del Liceo Artistico “Bernardino Di Betto”– volevamo parlare della morte di Lorenzo, di un nostro coetaneo morto durante uno stage in orario curricolare, morte che ci ha scosso tutti. Tuttavia, alla nostra richiesta di assemblea ci è stato detto che avremmo dovuto tenerla all’esterno della struttura, al freddo, seduti per terra e divisi in fasce, senza poterci confrontare quindi in uno spazio idoneo e collettivamente con tutto il corpo studentesco.”

“Siamo stanchi che dopo quasi tre anni di pandemia, dopo i danni psicologici ed economici che abbiamo subito noi e le nostre famiglie, la scuola sia ancora in queste condizioni.” prosegue Spilla- Dopo i finanziamenti dall’Europa, dopo un piano di finanziamento da parte della Regione Umbria realizzato senza nessun confronto con gli studenti, molti di noi devono pagare centinaia di euro in abbonamenti del trasporto pubblico, per un servizio inadeguato e che non risponde alle nostre reali necessità”.

“Dopo che negli ultimi mesi è stato negato qualsiasi tipo di interlocuzione, che scioperi e occupazioni sono finite con manganellate contro nostri coetanei pretendiamo che il confronto venga messo in atto con coloro che la scuola la vivono tutti i giorni- aggiunge Amanda Zerbo, dell’Unione degli Studenti- ora la parola chiave è convergere, vogliamo che la solidarietà dai tanti studenti della regione si concretizzi in una mobilitazione comune, sui giovani e sugli studenti per riprenderci tutto quello che ci è stato tolto”.

 

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