Ristori anche alle città santuario del cratere sismico con meno di 10 mila abitanti

ASSISI – Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Giuseppe Cardinali, capogruppo Lista Civica Assisi Domani, a commento dell’emendamento sui ristori allargato anche alle città santuario del cratere sismico con meno di 10 mila abitanti.

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Città santuario, battaglia per l’equità

“Le Città Santuario, specie le più piccole, che vivono di turismo religioso, dopo un anno di stop, sono al tracollo: il grido di aiuto che si è levato dalla Città di Assisi, alla quale è stato riconosciuto il ruolo di capofila, continua a dare i suoi frutti.

La pandemia, che ha causato un danno immane su migliaia di attività economiche in tutta Italia e messo a rischio centinaia di miglia di posti di lavoro, ha particolarmente colpito quelle città maggiormente caratterizzate da un turismo di gruppo in larga misura straniero.  

Plaudiamo, quindi, all’approvazione dell’emendamento al Decreto Sostegni che, in deroga al limite dei diecimila abitanti, fa rientrare anche Cascia e le altre città santuario del cratere sismico del Centro Italia nei ristori già previsti per le Città Santuario d’Italia.

E’ un atto importante che rende giustizia alle piccole attività economiche di città nelle quali il danno da Covid si è aggiunto a quello creato dal sisma del 2016.

Le risorse sono sicuramente insufficienti, ma l’inclusione delle piccole città del cratere sismico è un importante segnale di vicinanza e di riconoscimento per una battaglia di equità e un grido di aiuto partiti da Assisi come capofila di tutte le Città Santuario, perché dietro ad ogni attività economica e ad ogni partita Iva c’è una storia fatta di dignità, di lavoratori e di famiglie che hanno iniziato ad affrontare un 2021 a dir poco complicato, dopo un 2020 che ha registrato i peggiori risultati che la memoria umana ricordi!”.

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