Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera, 8 gennaio, “Le indagini di Lolita Lobosco. Seconda stagione” su Rai Uno alle 21,25. Regia: Luca Miniero.

Lolita Lobosco, interpretata da Luisa Ranieri, è una donna del Sud, mediterranea, vivace, empatica, in carriera; vicequestore del commissariato di polizia a Bari, a capo di una squadra di soli uomini. In un mondo ostinatamente maschile, come quello dell’investigazione e della giustizia, Lolita sceglie di rimanere se stessa, un prezioso mix di esplosiva bellezza e intelligenza emotiva che le permette non solo di affermarsi, ma anche di combattere alcuni pregiudizi ancora esistenti nei confronti delle donne al comando. In questa seconda stagione Lolita è alle prese con nuovi casi di omicidio che saprà risolvere con acume e creatività, anche grazie alla collaborazione preziosa dei fidi Forte ed Esposito. Parallelamente, la vicequestore cerca di tener fede alla promessa fatta a suo padre alla fine della prima stagione, ossia quella di trovare il suo assassino. Chiarito infatti che l’omicidio di Petresine è opera della malavita organizzata che agiva nel porto di Bari, rimane da scoprire chi sia stato l’esecutore materiale del delitto. L’indagine si rivela tuttavia molto complessa, anche perché qualcuno sembra avere interesse a non far avvicinare Lolita alla verità. Se sul lavoro le difficoltà sono molte, la vita privata della nostra protagonista non è meno complessa: alla gestione del fidanzamento con un uomo molto più giovane, Danilo, si aggiungono le preoccupazioni per Nunzia e il suo speciale rapporto d’amicizia con Trifone, i dissidi di Forte con la moglie Porzia e la nuova sfida di Esposito con la fidanzata Caterina, per non parlare dei disastri sentimentali dell’amica del cuore Marietta. Come se non bastasse, nella vita di Lolita si affaccia una vecchia conoscenza, la sua prima cotta, l’affascinante Angelo Spatafora.
NOTE DI REGIA
“Anche questa stagione di Le Indagini di Lolita Lobosco, conferma almeno nelle intenzioni registiche, lo stile della prima serie provando semmai ad approfondirle. L’idea consiste nel fare un racconto popolare che mischi commedia, noir, azione ed esalti la natura inconsueta del personaggio che Luisa Ranieri ha saputo magistralmente interpretare, cucendolo sulle proprie caratteristiche di attrice. Per una serie che unifica vari generi in questa seconda stagione l’attenzione sulla scena, sulla scenografia e sulla fotografia aumenta, per un racconto che deve rendere credibile le storie ma anche cinematografico il mondo e il tono dove si svolgono. L’ambientazione barese fa il resto, alla ricerca di un sud cambiato, diverso, non privo di tinte noir”.