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Statale 76, un'indagine fotografica e sociale per definire i mutamenti che ha prodotto la nuova arteria

il raccordo sulla statale 76 nei pressi di Gualdo Tadino

PERUGIA – Officine Creative di Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri ha ideato un progetto di ricognizione fotografica e ricerca economica – produttiva, oltreché antropologica  e sociale sulla Statale 76 in relazione alle trasformazioni del territorio tra memoria e futuro lungo la nuova arteria che collega Perugia ad Ancona.
Una indagine dei luoghi attraversati dalla Statale 76 e Statale 318 e delle trasformazioni che in essi insistono. Quali sono i cambiamenti in atto in un territorio che ricade in due Regioni, Umbria e Marche, del quale la nuova arteria, come un fiume, in modo veloce ne ha mutato la fisionomia in modo incisivo? Come si trasformeranno gli insediamenti produttivi che sfruttavano le risorse lungo le vecchie strade? Come evolveranno la situazione geo-politica e il paesaggio nella zona interessata? Quali sono le condizioni di vita e in che modo cambierà l’ambiente adattandosi ai bisogni più intimi che ha l’uomo di appropriarsi dello spazio? Quali sono le prospettive di sviluppo in relazione alle nuove aree produttive, adiacenti alle medesime infrastrutture stradali? Questi in sintesi gli interrogativi a cui si cercheranno le risposte.
La Strada Statale 76 e la Statale 318 collegano Umbria e Marche e insieme costituiscono una delle più importanti arterie di collegamento in Italia. L’indagine intende documentare e mettere in luce i benefici derivanti al territorio dal potenziamento degli assi viari e dall’insediamento di nuove aree produttive.
Statale 76 è un progetto fotografico che si avvale di uno sguardo multidisciplinare a fini di documentazione visiva e testuale di un’area affetta da grandi e profondi mutamenti. Il lavoro fotografico, improntato in stile documentario contemporaneo, sarà accompagnato e integrato da contributi accademici che tracceranno la storia dei luoghi e proporranno riflessioni sul futuro.
La Strada Statale 76 ha letteralmente avvicinato due capoluoghi di regione (Perugia e Ancona), trasformando le infrastrutture, mutando il volto del paesaggio, riducendo i tempi di percorrenza tra il cuore dell’Umbria e la costa adriatica, ponendo al contempo interrogativi importanti sugli effetti sociali ed economici del mutamento delle tratte di percorrenza sulle aree un tempo toccate dal flusso di passaggio (viaggiatori e lavoratori).
Oggetto dell’indagine sono proprio le trasformazioni in atto per quanto attiene alle infrastrutture e al loro effetto su un paesaggio in continuo mutamento, insieme alle ricadute sul territorio, ivi inclusi nuovi sviluppi di realtà locali e facilitazioni logistiche, ma anche nuove marginalità per le aree rurali e per gli insediamenti residenziali, commerciali, produttivi che si ritroveranno all’interno dell’area delimitata dal Quadrilatero Perugia-Ancona / Foligno-Civitanova Marche al momento del suo completamento, e che necessiteranno di una voce e di adeguate politiche di sviluppo e sostegno.
Il progetto, studiando la realtà passata e presente, si interroga anche sul futuro cercando di enucleare ipotesi di sviluppo, fornendo le basi per una riflessione circa il domani.
L’intento è di percorrere, esplorare e documentare i territori comunali toccati dalla nuova Strada Statale 76 e dalle Strade Statali 318 e 318 Var (le precedenti arterie): Perugia e Assisi, che ricadono nella Media Valle del Tevere; Valfabbrica, Gualdo Tadino, Fossato di Vico e Gubbio, dell’Alta Valle del Tevere, estendendosi alla regione Marche per i Comuni interessati.
Il lavoro di documentazione durerà un anno.
L’obiettivo è la produzione di un importante lavoro fotografico che rappresenterà in modo esaustivo la nuova realtà in divenire, nonché di testi accademici a corredo delle immagini.
Il risultato del lavoro sarà raccolto in un libro.
Una selezione di fotografie (fino a 50) sarà oggetto di una mostra itinerante nei comuni interessati.
Il progetto sarà occasione di eventi e presentazioni durante incontri pubblici. A tal proposito, il work in progress è già stato ufficialmente presentato nel corso del Festival di Fotografia FacePhotoNews 2019 a Sassoferrato, una delle tappe di Portfolio Italia, il circuito festivaliero della Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), rappresentata dai fotografi autori del lavoro di documentazione fotografica.

 

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