Tutti i premi della Berlinale 74: l’Orso d’oro va a Dahomey di Mati Diop

BERLINO – Terminata la 74esima edizione della  Berlinale che ha ssegnato l’Orso d’Oro al film Dahomey di Mati Diop. Un documentario che riguarda le ferite del colonialismo nel mondo, di come si sono manifestate ieri e come continua la loro incidenza oggi. L’Italia era in Concorso con Another End di Piero Messina e Gloria! di Margherita Vicario.

FILM

● Orso d’Oro Miglior Film – Dahomey directed by Mati Diop
● Orso d’Argento Gran Premio della giuria – A Traveler’s Needs di Hong Sangsoo
● Orso d’Argento Premio della giuria – The empire di Bruno Dumont
● Orso d’Argento Miglior regia – Nelson Carlos De Los Santos Arias per Pepe
● Orso d’Argento Miglior interpretazione – Sebastian Stan per A different Man
● Orso d’Argento Miglior interpretazione non protagonista – Emily Watson per Small Things Like These
● Orso d’Argento Miglior sceneggiatura – Sterben di Matthias Glasner
● Orso d’Argento Miglior contributo artistico – Martin Gschlacht per The Devil’s Bath di Veronika Franz and Severin Fiala

DOCUMENTARI

● Miglior Documentario – No Other Land del collettivo Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, and Rachel Szor
● Menzione speciale Miglior Documentario – Direct action di Guillaume Cailleau e Ben Russell

ENCOUNTERS

● Miglior film – Direct Action di Guillaume Cailleau and Ben Russell
● Premio speciale della giuria (ex aequo) – The great Yawn of history, di Alyar Rasti e Some rain must fall, di Qiu Yang
● Miglior regista – Cidade; Campo, di Juliana Rojas

GWFF – Miglior opera prima:

● Cu Li Never Cries, di Pham Ngoc Lan

CORTOMETRAGGI

● Orso d’oro per il miglior cortometraggio – An Odd Turn di Francisco Lezema
● Orso d’argento, premio della giuria – Remains of the hot day di Wenqian Zhang
● Cortometraggio candidato agli European Film Awards – That’s all for me, di Eva Konnemann

 

Dahomey segue evidentemente con grande successo visto il parere della giuria, il processo di restituzione da parte dello stato francese di opere d’arte provenienti dal Benin. I due riconoscimenti della giuria sono andati a A Traveler’s Needs, con protagonista Isabelle Huppert, e The empire, una vera follia cinematografica che omaggia con un pizzico di malcelata ironia Guerre stellari. A Traveler’s Needs è la storia di una donna che inizia a insegnare francese a Seoul pur non avendo nessuna competenza: è semplice, conduce la vita con serenità e trova piacere il lunghe e silenziose camminate. The empire è una lotta tra il bene e il male ai tempi nostri ma con spade laser e monumenti francesi che diventano navicelle spaziali. È fantascienza ma è anche realtà.

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