Dal MiBACT 25 milioni di euro per risarcire le mostre annullate dalla pandemia

Dario Franceschini, ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, ha annunciato le misure previste dall’ultimo decreto, indirizzato agli organizzatori di eventi espositivi che hanno subito gravi perdite a causate dalla pandemia. Si tratta, ha detto di  “altri 25 milioni di euro per gli operatori delle mostre d’arte, con un nuovo bando da 10 milioni di euro per il ristoro delle perdite subite da cancellazione, annullamento, rinvio o ridimensionamento di mostre previste anche nel periodo autunnale”. Da ricordare che il 20 ottobre, Franceschini aveva annunciato i 15 milioni sempre destinati alla chiusura delle mostre.

Chi può richiedere i soldi

A proposito del bando da 10 milioni di euro, riferito in particolare a tutti gli eventi in concomitanza della seconda ondata dell’epidemia, “Possono presentare domanda di contributo – si legge nella nota ministeriale – gli operatori che abbiano subito un calo di fatturato per la cancellazione, l’annullamento, il rinvio o il ridimensionamento, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, di almeno una mostra d’arte in Italia o all’estero in calendario nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2020 e il 30 novembre 2020”.

Tra coloro che possono richiedere gli aiuti economici, ci sono i soggetti la cui attività prevalente sia l’organizzazione di mostre d’arte e i soggetti erogatori di servizi di logistica, trasporto e di allestimento che abbiano una quota superiore al 50% del fatturato derivante da attività riguardanti mostre d’arte; ma anche gli istituti e i luoghi della cultura dotati di personalità giuridica la cui attività comprenda l’organizzazione o l’ospitalità di mostre d’arte, che abbiano subito un calo di fatturato e che abbiano cancellato, annullato, rinviato o ridimensionato almeno un’esposizione in calendario nel periodo compreso tra il 1° giugno 2020 e il 30 novembre 2020.

Tra i requisiti fondamentali, tutti i soggetti finora citati devono avere sede legale in Italia, essere in regola con gli obblighi previdenziali, fiscali e assicurativi e non avere procedure fallimentari in corso. Sarà possibile presentare la domanda di contributo in via telematica, utilizzando la modulistica predisposta dalla Direzione generale Musei che verrà pubblicata entro cinque giorni dalla datadi registrazione  dei due decreti da parte degli Organi di controllo.

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